Mieloma multiplo: Talvey a base di Talquetamab, un anticorpo bispecifico GPRC5D / CD38
L'Agenzia regolatoria italiana, AIFA, ha concesso la rimborsabilità a Talvey, il cui principio attivo è Talquetamab, un anticorpo bispecifico umanizzato. Il farmaco con somministrazione per via sottocutanea e pronto all’uso è indicato in monoterapia per il trattamento dei pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato e refrattario sottoposti ad almeno tre precedenti terapie, compresi un agente immunomodulatore, un inibitore del proteasoma e un anticorpo anti-CD38 e che abbiano mostrato progressione della malattia durante l’ultima terapia.
Talvey è la prima immunoterapia che ha come bersaglio GPRC5D ( G-protein coupled receptor family C group 5 member D ) per il trattamento del mieloma multiplo. Il GPRC5D è un recettore altamente espresso sulle cellule di mieloma ma con bassa espressione in quelle normali e nei tessuti umani normali.
Il mieloma multiplo è un tumore ematologico raro che ha origine nel midollo osseo ed è causato dalla proliferazione senza controllo delle plasmacellule. Si tratta di una malattia che colpisce ogni anno circa 6.000 persone, con il 38% di diagnosi che avvengono dopo i 70 anni di età e una sopravvivenza a 5 anni di circa il 50%.
Il mieloma multiplo è una malattia caratterizzata da fasi di remissione indotte dall’efficacia delle terapie e da fasi di malattia attiva dovute, invece, a fenomeni di resistenza ai farmaci stessi.
Talquetamab è in grado di riconoscere e legare da un lato il recettore GPRC5D presente sulle cellule di mieloma e dall’altro il CD3 sulle cellule T, permettendo a questi due tipi cellulari di entrare in contatto e aiutare quindi il sistema immunitario a combattere il tumore stesso.
L’efficacia e la sicurezza di Talquetamab sono state determinate dallo studio multicentrico in aperto di fase 1 Monumen-TAL 1.
Nei pazienti trattati settimanalmente con la dose di Talquetamab 0,4 mg/kg il tasso di risposta complessiva ( ORR ) è stato del 74,1% ( intervallo di confidenza al 95% ). Il 26,6% dei pazienti trattati ha ottenuto una risposta parziale molto buona ( VGPR ), con il 9,8% che ha ottenuto una risposta completa ( CR ) e il 23,1% che ha raggiunto una risposta completa stringente ( sCR ). Il tempo mediano alla prima risposta è stato pari a 1,2 mesi (range, 0,2 - 10,9). Inoltre, il 30,8% dei pazienti ha raggiunto la negatività della malattia minima residua (MRD) alla soglia di sensibilità 10-5, mentre nei pazienti che hanno raggiunto una risposta completa o migliore, il tasso di negatività della MRD si è assestato al 54,2%.
Nei pazienti trattati con la dose 0,8 mg/kg a cadenza quindicinale, invece, il tasso di risposta complessiva (ORR) è stato del 69,5% ( intervallo di confidenza al 95% ).
Il 18,8% dei pazienti trattati con Talquetamab ha ottenuto una risposta parziale molto buona (VGPR), con il 9,1% che ha ottenuto una risposta completa (CR) e il 31,2% che ha raggiunto una risposta completa stringente (sCR). Il tempo mediano alla prima risposta è stato pari a 1,3 mesi (range, 0,2 - 9,2). Inoltre, il 29,7% dei pazienti ha raggiunto la negatività della malattia minima residua (MRD) alla soglia di sensibilità 10-5, mentre nei pazienti che hanno raggiunto una risposta completa o migliore, il tasso di negatività della MRD si è assestato al 42,9%.
La sopravvivenza libera da malattia (PFS) è stata rispettivamente di 7,5 mesi per la coorte 0,4, mg/kg settimanale, 11,2 mesi per la coorte 0,8, mg/kg con somministrazione a cadenza quindicinale e di 7,7 mesi per la coorte precedentemente esposta ad altre terapie di reindirizzamento delle cellule T. ( Xagena_2025 )
Fonte: AIFA, 2025
XagenaMedicina_2025