L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato un farmaco, Stribild ( in precedenza denominato Quad ), per il trattamento della infezione da HIV-1 in pazienti naive al trattamento antiretrovirale, che in una sola compressa da somministrarsi una volta al giorno associa quattro componenti: Emtricitabina, Cobicistat, Elvitegravir e Tenofovir disoproxil fumarato.
Di questi, due, Elvitegravir e Cobicistat)approvati per la prima volta.
Dei quattro componenti, due sono già utilizzati ( Emtricitabina e Tenofovir DF ( costituenti di Truvada ), mentre gli altri due, Elvitegravir e Cobicistat, sono nuovi farmaci.
Elvitegravir è un nuovo inibitore della integrasi di HIV. A differenza di altre classi di antiretrovirali, gli inibitori dell'integrasi interferiscono con la replicazione dell'HIV bloccando la capacità del virus di integrarsi nel materiale genetico delle cellule umane. Il farmaco ha dimostrato di non essere inferiore a Raltegravir.
Cobicistat è un potenziatore ( booster ) in grado di aumentare i livelli ematici di alcuni farmaci anti-HIV. Cobicistat è un potente inibitore del citocromo P450 3A ( CYP3A ), un enzima che metabolizza i farmaci nell’organismo. La presenza di Cobicistat consente la somministrazione monogiornaliera di Elvitegravir.
Cobicistat non possiede alcuna azione antivirale diretta.
Stribild è il terzo farmaco che in una sola compressa associa tutta la terapia necessaria a un paziente con infezione da virus HIV. Gli altri due sono: Atripla ( Efavirenz, Emtricitabina e Tenofovir DF ) e Complera ( Rilpivirina, Emtricitabina e Tenofovir DF ).
Negli studi registrativi ( studi 102 e 103 ) Stribild ha mostrato di non essere inferiore rispetto ad Atripla ( Studio 102 ) e verso un regime a quattro componenti che prevedeva la somministrazione di Atazanavir potenziato con Ritonavir in combinazione con Emtricitabina e Tenofovir DF.
Rispetto ad Atripla, Stribild possiede una maggiore tollerabilità in termini di effetti collaterali neurologici.
Stribild contiene nella scheda tecnica un Boxed Warning, per il possibile rischio di aumento di acido lattico e della insorgenza di gravi danni epatici. ( Xagena2012 )
Fonte: Gilead, 2012
Inf2012 Farma2012