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Emtricitabina , un nuovo NRTI nel trattamento dell’infezione da HIV


L’FDA ha approvato Emtriva ( Emtricitabina ) un nuovo NRTI ( nucleoside reverse transcriptase inhibitor , inibitore nucleosidico della trascrittasi inversa) nel trattamento dell’infezione da HIV.

L’Emtricitabina agisce inibendo la trascrittasi inversa, un enzima che trascrive l’RNA virale in DNA. In tal modo il farmaco interferisce con il processo della replicazione del virus HIV.

Il farmaco permette di abbassare la carica virale e di aumentare il numero delle cellule del sistema immunitario, cellule CD4.

L’ Emtricitabina presenta una lunga emivita e questo semplifica la somministrazione, richiedendo una sola assunzione al giorno.

L’ Emtricitabina deve essere impiegato in combinazione con altri farmaci antiretrovirali.

In uno studio clinico di fase III , che ha coinvolto 571 pazienti che non avevano mai assunto farmaci anti-HIV , l’81% di coloro che avevano ricevuto Emtricitabina in associazione ad altri farmaci antiretrovirali (n=286) ha presentato una riduzione dell’RNA del virus HIV al di sotto di 400 copie/mL, mentre il 78% ha presentato una riduzione sotto le 50 copie/mL contro , rispettivamente, il 68% ed il 59% del braccio comparativo (n=285).

Più di 2000 pazienti con infezione da HIV sono stati trattati con Emtricitabina.
I più comuni effetti indesiderati osservati sono stati: cefalea, diarrea, nausea, rash cutaneo , generalmente in forma lieve-moderata.

Circa l’1% dei pazienti ha interrotto gli studi clinici a causa del presentarsi di effetti collaterali.

Con l’impiego degli analoghi dei nucleosidi, da soli o in associazione ad altri antiretrovirali, sono stati riportati casi di acidosi lattica e grave epatomegalia.

Nei pazienti che presentano sia infezioni da virus dell’epatite B che da virus HIV sono stati segnalati casi di esacerbazione dell’epatite B dopo interruzione dell’ Emtricitabina. ( Xagena2003 )



Farma2003


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