Il 24 maggio 2019, Mitsubishi Tanabe Pharma ha notificato ufficialmente al Comitato per i
medicinali per uso umano ( CHMP ) la sua intenzione di ritirare la domanda di autorizzazione
all’immissione in commercio per Radicava, per il trattamento della sclerosi laterale amiotrofica ( SLA ).
Radicava è un medicinale contenente il principio attivo Edaravone. Doveva essere disponibile come
soluzione per infusione in vena.
Radicava avrebbe dovuto essere usato per il trattamento dei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica, una malattia del sistema nervoso, in cui le cellule nervose del cervello e del midollo spinale che controllano i movimenti volontari si deteriorano gradualmente, causando perdita della funzione muscolare e paralisi.
Radicava avrebbe dovuto essere utilizzato per rallentare l’aggravamento della malattia nei pazienti che riescono ancora a svolgere le normali attività quotidiane.
Radicava era stato qualificato come medicinale orfano il 19 giugno 2015 per la sclerosi laterale amiotrofica.
Non sono note le modalità esatte con cui agisce Radicava nei pazienti affetti da SLA, ma si pensa che il medicinale neutralizzi determinate molecole contenenti ossigeno, note come radicali liberi, e reputate provocare lesioni ai nervi in questi pazienti.
La Società produttrice ha presentato i risultati di uno studio principale condotto su 137 pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica che hanno ricevuto Radicava o placebo.
Lo studio ha esaminato l’evoluzione dei sintomi dei pazienti nell’arco di 24 settimane, utilizzando una scala funzionale di valutazione rivista per la SLA ( ALS functional rating scale revised, ALSFRS-R ). I medici utilizzano questa scala per valutare la capacità dei pazienti di parlare, respirare, mangiare e svolgere altre normali attività.
La domanda è stata ritirata dopo che il CHMP aveva valutato la documentazione fornita dalla Società produttrice e aveva formulato degli elenchi di domande.
Dopo la valutazione da parte del CHMP delle risposte della Società produttrice all’ultima serie di domande, alcuni problemi erano rimasti irrisolti.
Al momento del ritiro della domanda, il CHMP aveva avuto alcuni dubbi ed era provvisoriamente del parere che Radicava non potesse essere autorizzato.
Il Comitato ha osservato che lo studio principale ha effettivamente evidenziato miglioramenti
significativi nei punteggi ALSFRS-R nei pazienti che hanno ricevuto Radicava rispetto a quelli che hanno ricevuto placebo. Tuttavia, lo studio è stato condotto solamente su un numero ridotto di pazienti e non vi erano prove sufficienti di miglioramenti in altri parametri importanti, come quelli relativi alla sopravvivenza, alla respirazione e alla forza muscolare.
Inoltre, il CHMP ha rilevato importanti differenze tra i due gruppi suscettibili di incidere sui risultati finali, ad esempio la minore gravità della malattia di un numero maggiore di pazienti nel gruppo trattato con Radicava. Il successivo passaggio a Radicava dei pazienti del gruppo placebo non ha comportato alcun effetto tangibile.
Il CHMP ha inoltre espresso dubbi riguardo alla durata di eventuali benefici di Radicava, facendo notare che 24 settimane ( un punto di cut-off dello studio principale ) erano un arco di tempo troppo breve e che i dati acquisiti dalla fase di estensione dello studio erano difficili da interpretare.
Data l’evidente necessità di ulteriori prove relative all’efficacia di Radicava, il Comitato ha preso in
considerazione la possibilità di un’approvazione condizionata, che consentirebbe alla Società produttrice di fornire ulteriori dati in una fase successiva.
La Società produttrice ha proposto uno studio di registro per mettere a confronto i pazienti trattati con Radicava con i pazienti che in passato avevano ricevuto altri trattamenti per la sclerosi laterale amiotrofica.
Il Comitato ha esaminato i vantaggi di uno studio di questo tipo, ma ha formulato alcune
obiezioni, come il fatto che il trattamento per la SLA è cambiato significativamente negli ultimi anni, il che renderebbe difficili i confronti.
Nel corso della valutazione, il CHMP ha consultato un gruppo di Esperti in materia al fine di ottenere un parere sui risultati dello studio, sul registro proposto e sulla popolazione di pazienti che potrebbero beneficiare del trattamento con Radicava.
Al momento del ritiro della domanda, il CHMP riteneva che, in assenza di elementi comprovanti l’efficacia, i benefici di Radicava non fossero superiori ai rischi identificati.
Nella lettera con cui notifica all’Agenzia il ritiro della domanda, la Società produttrice ha dichiarato che il ritiro era basato sul parere provvisorio del Comitato relativo ai dati dello studio. ( Xagena2019 )
Fonte: EMA, 2019
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